SentiMail: l’AI fa la differenza nel customer care
Dicembre 12, 2022ChatGPT: use cases aziendali, soluzioni live e competenze Nexit
Febbraio 3, 2023Chiunque abbia avuto a che fare con bambini molto piccoli si sarà accorto di un particolare curioso: la loro costante ricerca di punti fermi e certezze nel caos multiforme della realtà. Questo spiega l’enorme successo (fra i bambini, non sempre fra i genitori!) di certi cartoni animati in cui si ripetono all’infinito le stesse battute e gli stessi gesti.
Pensandoci bene, fino a un paio di secoli fa il mondo reale non era poi così diverso da quello di certi cartoni animati. Le innovazioni radicali, in grado di modificare la vita delle persone comuni su larga scala, sono state per millenni eventi rari. Considerando anche la bassa aspettativa di vita (nell’Italia di inizio ‘900, ad esempio, era di 45 anni circa), non era così infrequente trascorrere la propria esistenza in un mondo senza cambiamenti significativi.
Nell’ultimo secolo la situazione è cambiata radicalmente. Le innovazioni si sono susseguite con una rapidità mai vista prima, strappandoci con forza dalle immutabili certezze del mondo dei cartoni. E tuttavia la nostra prima reazione di fronte alle novità è quasi sempre la stessa: opporre resistenza, ignorarla, continuare come prima.
Dal momento che i cambiamenti sono ormai una costante nelle nostre vite, come possiamo affrontarli in maniera costruttiva?
- Una possibilità è quella di porsi degli obiettivi raggiungibili solo attraverso il cambiamento: si tratta di una strategia positiva e motivante, oltre che condivisibile all’interno di un’organizzazione.
- Può essere utile anche crearsi una rappresentazione mentale dello stato che avremo una volta affrontato e assimilato il cambiamento. L’idea della soddisfazione futura agisce infatti come motore per innescare un’accettazione serena e consapevole dello stesso.
- Una forte spinta motivazionale può nascere anche dall’immaginare cosa succederebbe in seguito al non-cambiamento. In altre parole, il cambiamento viene accettato quando crediamo che le conseguenze del non-cambiamento siano peggiori rispetto ai costi del cambiamento. Nel mondo del business si parla di compelling event: “Cosa succederebbe alla tua azienda se questo progetto non fosse live entro il…?”
Insomma, non esiste un’unica strategia sempre valida per affrontare i cambiamenti: ogni situazione è differente e richiede misure ad hoc. Ciò che conta è essere innovativi, cioè aver interiorizzato una cultura del cambiamento. Come già detto in una nostra uscita precedente, l’innovazione non è che il modo con il quale persone e sistemi organizzati acquisiscono i cambiamenti. Ben vengano, a questo scopo, i ruoli di facilitatori e coach per contribuire alla creazione di una mentalità aziendale innovativa. È tuttavia cruciale non trasformarli mai in centri di potere, a rischio staticità per natura, che produrrebbero l’effetto opposto di quello desiderato.
Se vuoi maggiori informazioni sul nostro servizio di consulenza, contattaci senza impegno!