Vi presentiamo AIutino

A quale film pensate se dico “uomo e macchina”, “lavoro ripetitivo”, “lavoro alienante”?

Verosimilmente in molti avrete pensato all’indimenticabile Charlot di Tempi Moderni e all’enorme, tanto efficiente quanto disumana, catena di montaggio. Sono passati quasi novant’anni dal capolavoro di Chaplin: cosa è rimasto oggi di quel modello di lavoro che trasforma l’uomo in ingranaggio? Oggi, che la produzione industriale è quasi completamente affidata alle macchine, e anche il lavoro agricolo è in gran parte automatizzato? 

A ben guardare, i lavori ripetitivi e alienanti non sono spariti ma hanno cambiato settore: quanti impiegati dedicano ancora oggi intere giornate alla compilazione di moduli standardizzati, al copia-incolla di informazioni da un sistema informatico all’altro, alla catalogazione manuale di documenti? Lavori sicuramente meno logoranti da un punto di vista fisico ma comunque monotoni, senza valore aggiunto, e che di certo non esaltano l’umanità di chi li svolge. Insomma, se Charlot si reincarnasse negli anni Duemila non avrebbe in mano una chiave inglese ma un mouse, e magari un paio di occhiali con filtro luce blu sul naso. 

Eppure la tecnologia dell’ultimo decennio ha fatto dei progressi inimmaginabili. Ad esempio: grazie al Natural Language Processing (Elaborazione del Linguaggio Naturale), questi compiti possono essere automatizzati. La cautela con cui le imprese, soprattutto piccole e medie, si stanno avvicinando alle soluzioni di NLP dipende da vari fattori: dai dubbi sull’effettiva efficacia dell’AI al timore di non veder ripagati gli investimenti iniziali, dall’instabilità internazionale a una generalizzata chiusura verso il cambiamento, fino alla mancanza di contestualizzazione di tali tecnologie, che non sembrano effettive e toccabili con mano. 

Alla prova dei fatti, però, le soluzioni di AI si stanno rivelando all’altezza della sfida: hanno un’accuratezza notevole, un ROI accertato e contribuiscono a migliorare la performance aziendale. Proprio per questo noi di Nexit abbiamo sviluppato, a partire da piattaforme NLP di vendor internazionali come IBM, Google e Amazon, la soluzione AIutino: un sistema di AI che, a dispetto del nome, può rivelarsi davvero di grande aiuto. 

Ma cos’è e cosa fa, in concreto, AIutino? 

Si tratta di un sistema intelligente che, dopo un opportuno addestramento, individua le informazioni presenti in un documento, le etichetta e le rende disponibili per i successivi processi. Le applicazioni di AIutino all’ambito aziendale sono numerose: può infatti registrare le informazioni relative alle merci in entrata, inserire gli ordini effettuati dai clienti e ricevuti in qualsiasi formato (pdf, messaggistica), creare certificati di qualità, compilare report dopo interventi tecnici… 

Nulla di nuovo rispetto a un OCR, obietterà qualcuno. In realtà gli OCR utilizzano una tecnica posizionale: fotografano e trascrivono numeri e lettere che trovano in una certa posizione senza alcuna “consapevolezza” (se così possiamo chiamarla!) di ciò che stanno leggendo e senza poter individuare i propri errori. Ad esempio, un OCR potrà scambiare un 1 per una “I” o uno 0 per una “O”. AIutino, invece, “capisce” cosa sta leggendo (un codice fiscale? un CAP? il nome di un fornitore?) e disambigua correttamente i casi incerti: se si tratta di un CAP, preferirà 0 e 1 a “O” e “I”.

Le performance dei “cervelli” artificiali non lasciano mai indifferenti: o entusiasmano, o spaventano. In quest’ultimo caso, l’adozione di soluzioni di AI è accompagnata da un certo timore: avremo ancora il controllo su determinati processi? Verremo sostituiti dalle macchine? Timori comprensibili ma, almeno per ora, non realistici: i compiti presi in carico da AIutino sono compiti meccanici e ripetitivi, che non richiedono la complessità cognitiva dell’essere umano. Lasciamo perdere le inquietanti immagini di replicanti in rivolta o del malefico HAL 9000: AIutino restituisce valore ai dipendenti umani, permettendo loro di dedicare tempo ed energie a compiti a valore aggiunto per l’azienda e a lavori che richiedono creatività ed empatia – campi in cui, almeno per ora, gli automi non osano avventurarsi. 

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